Upper cross syndrome
Questo tipo di squilibrio muscolare, spesso, interessa persone che lavorano alla scrivania o siedono per la maggior parte della giornata e che adottano continuamente una postura non corretta dei muscoli della testa e delle spalle.
Nella sindrome crociata superiore, la continua contrazione dei muscoli sub-occipitali, del trapezio superiore ed elevatore della scapola sul lato dorsale s’incrocia con la continua contrazione dei muscoli grande e piccolo pettorale.
Inoltre, la debolezza dei muscoli flessori cervicali profondi s’incrocia con la debolezza del trapezio medio e inferiore, dei muscoli romboidi e del muscolo serrato anteriore. Questo modello di
squilibrio crea una disfunzione congiunta delle articolazioni: atlanto-occipitale, delle vertebre cervicali C4-C5; dell’articolazione cervico-toracica C7; dell’articolazione gleno-omerale e delle vertebre T4-T5.
Che cosa significa tutto questo?
In pratica, quando 4-5 gruppi muscolari diventano troppo contratti perché usati più del dovuto o troppo deboli perché usati poco si da vita a una catena di eventi che possono creare
instabilità alle spalle, disfunzioni e dolori articolari e infine lesioni e microtraumi delle stesse. Nello specifico l’atteggiamento posturale è caratterizzato da:
• Postura della testa e del mento in avanti
• Aumento della lordosi cervicale e cifosi toracica
• Spalle elevate e protratte a causa della contrazione eccessiva dei muscoli pettorali e della debolezza dei muscoli sub-scapolari che non riescono a mantenere le spalle indietro.
• Rotazione anteriore delle scapole (scapole alate).
Come già accennato in precedenza, questo tipo di postura crea un forte squilibrio muscolare che a lungo termine può dare origine a determinati sintomi.
I più comuni sono:
- Dolore al collo: La posizione della testa e del mento in avanti aumenta la curva della colonna cervicale creando una forte pressione sulle articolazioni e riducendo le possibilità di movimento del collo. Inoltre, questo tipo di postura, riduce lo spazio articolare della colonna cervicale da dove fuoriescono i nervi che si diramano per lo più verso gli arti superiori (sindrome d’intrappolamento). Questo dà origine a sintomi come: intorpidimento, dolore, debolezza e formicolio lungo il braccio.
- Mal di testa: Una postura scorretta può generare la continua contrazione, con conseguente fatica, dei muscoli sub occipitali e trapezio superiore. Questi muscoli nel tentativo di mantenere su la testa generano dolore perché sovraccaricati.
- Dolore alla mandibola: C’è una forte correlazione tra la colonna cervicale e l’articolazione temporo-mandibolare che, anche in questo caso, è sottoposta a uno stress eccessivo e fatica per mantenere la bocca nella giusta posizione.
- Dolore nella colonna vertebrale toracica: L’aumento della cifosi (curvatura della colonna vertebrale toracica) può portare sofferenza nella zona tra le scapole poiché i muscoli romboidi e trapezio inferiore sono sottoposti a uno sforzo maggiore. Inoltre, l’aumento della cifosi, a lungo andare, potrebbe provocare la riduzione del movimento delle costole creando così
dolore costale e diminuendo la capacità polmonare.
- Sindrome dello stretto toracico: Questa sindrome implica l’intrappolamento o compressione dei nervi o dei vasi sanguigni da parte dei muscoli e dei tendini del collo e delle spalle troppo
contratte.
- Tendinite, borsite, impingment, strappi muscolari e artrite della spalla: A causa della posizione scorretta delle spalle l’asse di rotazione meccanica della fossa glenoide è alterata. L’omero ora richiede la stabilizzazione supplementare da parte di muscoli che di solito non sono usati per questo scopo come: il levatore della scapola, il trapezio superiore, il sottoscapolare, il piccolo pettorale e il muscolo sovraspinoso. Il sovrasviluppo posturale di questi muscoli può portare nel lungo termine a una diminuzione dello spazio intorno alle articolazioni della spalla, che può causare la compressione dei muscoli e tendini coinvolti con il movimento della stessa.
Come Massage Therapy può aiutare le persone che hanno Upper Cross Syndrome.
• Diminuzione dei trigger point
• Lavoro specifico sui muscoli contratti (diminuzione dell’ipertonicita’)e su quelli inibiti (potenziamento muscolare)
• Diminuzione del dolore
• Miglioramento del raggio di azione sulla zona cervicale e toracica
• Miglioramento posturale
•Eliminazione della sindrome dello stretto toracico
• Esercizi mirati di stretching e rinforzamento