Il colpo di frustra

Il colpo di frustra

Tra le patologie a cui è soggetta la colonna vertebrale, il colpo di frusta è una delle più note e rientra nelle sindromi cervicali post-traumatiche.
Il tratto in questione è quindi quello cervicale, che comprende le vertebre dalla C1 (detta Atlante) alla C7 (detta vertebra prominente).
Sappiamo che il colpo di frusta è per lo più riconducibile a incidenti automobilistici, ma può essere causato anche da una brutta caduta e da infortuni sportivi.

Cosa succede alla cervicale con il colpo di frusta
Il colpo di frusta è la conseguenza di un meccanismo caratterizzato da decelerazione-accelerazione del tratto cervicale come avviene classicamente nei tamponamenti, ma anche negli scontri frontali e laterali che determina un’eccessiva flesso-estensione del collo.
In sostanza, si verifica un brusco movimento all’indietro del collo (iperestensione), subito seguito da un movimento in avanti (iperflessione da rimbalzo).
Il trauma innesca una serie di conseguenze a livello dei muscoli, dei legamenti e dei nervi.

I sintomi del colpo di frusta
Il colpo di frusta provoca uno stiramento dei muscoli e lesioni dei legamenti della zona cervicale e delle strutture nervose.
In genere, la diagnosi si basa sui sintomi. I disordini associati al colpo di frusta sono:
• cervicalgia: dolore localizzato sul tratto cervicale, ma è possibile che si verifichi un’irradiazione del dolore a livello della nuca e/o al tratto vertebrale dorsale;
• difficoltà nell’estendere e nel girare il collo;
• dolore alla palpazione;
• disturbi di natura neurovegetativa, tra cui vertigini, nausea e cefalea;
• irritazione radicolare, con conseguente dolore al braccio;
• stati contrattuali e limitazioni funzionali antalgiche: i muscoli si contraggono per un meccanismo di difesa e in questo modo limitano i movimenti della colonna cervicale;
• parestesie: sensazione di formicolio alle braccia e alle mani.
In caso di colpo di frusta, l’esame radiografico potrebbe mettere in evidenza una rettilineizzazione del tratto cervicale.
Non è detto che i sintomi compaiano subito. Possono presentarsi anche fino a 48 ore dopo aver subito trauma e possono persistere per periodi più o meno lunghi a seconda della gravità.

Le 5 classificazioni
Esistono in letteratura diverse classificazioni dei disturbi legati al colpo di frusta; la più nota e utilizzata è quella della Quebec Task Force risalente al 1995, in base a tale classificazione si distinguono 5 gradi di gravità:
1. Nessun disturbo al collo e nemmeno segni fisici
2. Nessuna presenza di segni fisici, ma si registrano dolore e rigidità o iperestesia del collo
3. Presenza di disturbi al collo e segni a livello muscolo scheletrico
4. Presenza di disturbi al collo e segni di tipo neurologico
5. Disturbi al collo con frattura o lussazione

Diagnosi
Per effettuare la diagnosi è necessario sottoporsi a test di imaging:
• Radiografia della colonna cervicale: utile per escludere fratture vertebrali e lussazioni;
• Tac (tomografia computerizzata): per ottenere immagini più dettagliate e da angolazioni diverse delle ossa e degli altri tessuti;
• Risonanza Magnetica: per individuare eventuali lesioni a carico dei tessuti molli (ad es. dei nervi).

Come Massage Therapy può aiutare le persone che hanno subito un colpo di frusta.
• diminuzione del dolore;
• diminuzione dell’infiammazione ed edema;
• diminuzione delle adesioni che si potrebbero creare intorno alla rachide cervicale;
• diminuzione di possibili spasmi muscolari;
• diminuzione dell’ipertrofia muscolare sulla zona cervicale e su tutti i muscoli della spalla con eliminazione di trigger points;
• ristabilire il ROM dell’articolazione cervicale in tutti i suoi movimenti;
• educare il paziente con esercizi di stretching e potenziamento dei vari gruppi muscolari,includendo l’idroterapia e l’auto massaggio.