Distorsione
La distorsione è un danno a un'articolazione provocata da un trauma con allungamento o rottura dei legamenti. Le cause del trauma sono, perlopiù, dovute a movimenti bruschi di torsione e rotazione, solitamente durante una pratica sportiva o lavorativa. Caviglia, ginocchio e spalla sono, in ordine decrescente, le articolazioni più frequentemente colpite da distorsione, anche se tutte le articolazioni del corpo possono essere interessate.
Tre sono i gradi in cui viene classificata la distorsione:
1° grado: quando non si ravvisa la rottura dei legamenti, ma solo lo stiramento.
2° grado: quando i legamenti della capsula articolare si rompono completamente o parzialmente, ma l’articolazione è ancora stabile,
3° grado: riguarda le lacerazioni capsulo-legamentose più gravi, che causano l'instabilità dell'articolazione per eccessivo allontanamento e dislocazione dei capi articolari (in particolare nel ginocchio).
Quali sono le cause della distorsione?
Le cause sono diverse, ma possono essere perlopiù raggruppate in: cadute accidentali, traumi sportivi, traumi automobilistici.
Diagnosi
Per decidere il trattamento da attuare il medico si avvarrà di opportuni accertamenti diagnostici come:
• radiografia, per eliminare il dubbio di una frattura;
• test ortopedici per escludere altre lesioni all’interno di una articolazione
• solo se necessario: ecografia e/o risonanza magnetica per valutare meglio la lesione.
Terapia della fase acuta
Che si tratti “soltanto” di una distorsione,il primo approccio per contenere il dolore, l’infiammazione, il gonfiore e l’eventuale ematoma si basa invariabilmente sulla strategia RICE (Rest, riposo; Ice, ghiaccio; Compression, bendaggio compressivo; Elevation, sollevamento).
In sostanza, subito dopo la distorsione, l’articolazione interessata va:
1) “raffreddata” con impacchi freddi (ghiaccio avvolto in sacchetti di plastica, ulteriormente protetti da un tessuto leggero
o sacche refrigerate);
2) tenuta il più possibile ferma, in posizione fisiologica, per non aggravare il trauma iniziale e minimizzare la sollecitazione delle terminazioni nervose (presenti in abbondanza nelle articolazioni);
3) sollevata, per favorire il riassorbimento dei liquidi dai tessuti e migliorare il flusso circolatorio nell’area sofferente (a supporto del processo di riparazione tissutale);
4) “compressa” con un bendaggio abbastanza stretto (ma tale da consentire un’adeguata circolazione sanguigna) e relativamente rigido, a seconda dell’effettiva gravità del trauma subito e delle necessità di immobilizzazione.
Per ottenere un elevato beneficio, la crioterapia con ghiaccio o sacchetti refrigerati deve essere applicata più volte nell’arco della giornata, per periodi 15-20 minuti a intervalli di 30-60 minuti, mentre il sollevamento e la compressione con bendaggio abbastanza stretto o fascia elastica devono essere mantenuti in modo continuo.
Per quanto riguarda la durata del trattamento, la strategia RICE deve continuare a essere utilizzata fintanto che il dolore, l’infiammazione e il gonfiore sono significativi e impediscono di utilizzare l’articolazione. Per distorsioni lievi (1° grado) ciò può corrispondere a un periodo di 2-3 giorni, per traumi moderati (distorsioni di 2° grado) i giorni di trattamento RICE possono diventare 4-5, mentre per danni legamentosi più significativi si possono superare i 6-7 giorni. I tempi del bendaggio compressivo (con banda elastica oppure, se si sospettano microfratture, con un gambaletto gessato) possono, invece, essere più lunghi, andando da una settimana per le distorsioni lievi fino a due-tre settimane in quelle più severe.
Come Massage Therapy può aiutare le persone che hanno subito una distorsione
1. Massaggio linfodrenante per un eventuale riduzione di edema
2. Diminuzione del dolore
3. Diminuzione e/o eliminazione di eventuali trigger points
4. ROM passivo o assistito nella fase iniziale per poi passare ad attivo e con resistenza nella fase finale
5. Tecnica della frizione per frammentare il tessuto cicatriziale
6. Rinforzamento muscolare della zona colpita
7. Fascial treatment per diminuire e/o eliminare adesioni
8. Kinesiology taping per diminuire il dolore, migliorare la postura e facilitare un precoce ritorno all’attività
9. Rieducare il paziente con esercizi di rafforzamento muscolare ed esercizi di stretching
Fase riabilitativa (Rimodellamento – scomparsa dell’infiammazione, controllo completo del dolore e ripresa funzionale sempre maggiore):
– esercizi di mobilizzazione attiva e passiva, rinforzo isotonico concentrico, anche con theraband ed esercizi propriocettivi.
In questa fase si valuterà l’eventuale presenza di limitazioni articolari post-traumatiche e se verranno riscontrate alterazioni biomeccaniche, si realizzeranno delle manipolazioni articolari selettive.